4 Domande diritti reali Nelle risposte, in grassetto la risposta esatta;
31) I condomini di un condominio di 6 piani decidono di installare un
impianto di vide sorveglianza ex art. 1122 ter c.c. l’assemblea si
riunisce e con le maggioranze previste dall’art. 1136 c.c. delibera in
prima convocazione con ampia maggioranza l’installazione degli impianti.
Si scopre però che uno dei codomini, assente all’assemblea, non è stato
convocato anche se ha una quota pari solo a 1\40 del valore dell’intero
edificio; questa delibera potrà essere impugnata dal condomino non
convocato?
32) quando è obbligatoria la nomina dell’amministratore e l’adozione del
regolamento di condominio?
a) più di 8 condomini per l’amministratore, più di 10 per il
regolamento;
c) in realtà la sola nomina dell’amministratore è obbligatoria con più
di 8 condomini, il regolamento è sempre facoltativo quali che sia il
numero di condomini;
33) il condominio sito in via tal dei tali 44 decide di adottare un
regolamento di condominio; con questo regolamento si stabiliscono le
regole circa l’uso della cosa comune e le regole per il decoro del
condominio; tra l’altro si stabilisce che i condomini possono chiedere
la divisione di alcune cose comuni, e nell’elenco si mettono anche le
scale e il cortile di accesso al palazzo;
Il regolamento è approvato, ma è valido?
a) Certo, il regolamento, poiché ha valore sostanzialmente contrattuale,
e preso con il consenso di tutti in condomini, in questo caso,
perfettamente valido, a meno che non sia contrario e norme imperative,
ordine pubblico e buon costume, cosa che qui non si riscontra;
34) L’assemblea condominiale stabilisce il piano di ripartizione delle
spese tra i vari condomini, ma mentre tutti pagano il condomino Caio non
paga nei termini i contributi; la cosa va per le lunghe e dopo una serie
di solleciti l’amministratore ottiene un decreto ingiuntivo
provvisoriamente esecutivo contro Caio; ma Caio fa opposizione
sostenendo che l’assemblea non ha autorizzato l’amministratore
ad agire contro lui; ha ragione?
a) No, non è necessaria l’autorizzazione dell’assemblea;
b) sì, ha ragione aveva bisogno dell’autorizzazione dell’assemblea;
35) Il condominio sito in Via Tal dei Tali
a)Sì, la
responsabilità del mancato pagamento è di Caio e solo se l’escussione di
Caio sarà infruttuosa, si potrà agire contro gli altri condomini non
morosi;
36) Tizio ha comprato un appartamento dal condomino Caio, ma poi scopre
che Caio non pagava i contributi condominiali da tre anni;
l’amministratore gli chiede quindi il pagamento di questi contribuiti ma
Tizio si oppone sostenendo che pagherà i contribuiti solo dal momento in
cui è diventato proprietario e non prima; ha ragione?
a) Sì, non si vede come possa pagare contributi per un periodo in cui
non era proprietario e per un debito di un altro;
37) Tizio e Caio sono studenti di giurisprudenza, e incominciano a
discutere un caso sottopostogli dal professore; il professore vuole
sapere se è possibile costruire una casa su un terreno altrui, senza che
la stessa casa divenga di proprietà del proprietario del terreno; voi
come rispondereste a questa domanda?
a) non è possibile costruire una casa su terreno altrui senza che la
stessa casa divenga di proprietà del proprietario del terreno; infatti
per il principio della accessione tutto quello che è saldamente ancorato
al suolo, diviene di proprietà del proprietario del suolo;
b) in sostanza è possibile costruire una casa su un terreno altrui,
senza che la proprietà della casa passi anche al proprietario del
terreno; è possibile infatti che le parti stipulino un contratto in base
al quale il proprietario del terreno darà in locazione la costruzione a
chi vuole diventare proprietario della stessa, in modo che questi dopo
10 anni possa usucapire la proprietà della costruzione; c) è possibile che vi siano due proprietà separate, ma questo deve avvenire prima che ci sia la nuova costruzione; in effetti il proprietario del terreno può concedere ad un'altra persona la proprietà della futura costruzione, facendo in modo così che vi siano due proprietà separate;
38) Tizio e Caio costituiscono un diritto di superficie; Tizio
proprietario, permette a Caio di costruire sul suo terreno una casa, e
questa casa sarà di proprietà di Caio; tuttavia i due inseriscono una
clausola del contratto, in base alla quale dopo 10 anni il diritto di
superficie si estinguerà, e la casa la sarà di proprietà la Tizio;
passano i 10 anni, e Tizio reclama la proprietà della casa, ma Caio si
oppone, sostenendo che bisogna fare un atto di trasferimento della
proprietà da Caio a Tizio, chi ha ragione?
a) Tizio ha ragione, alla scadenza del termine, infatti, il diritto di superficie di Caio si estingue, e la proprietà dell'immobile passa a Tizio, senza che sia necessario un ulteriore atto di trasferimento;
b) ha ragione Caio, è vero infatti che scaduto il termine la proprietà
della costruzione deve passare a Tizio, ma è anche vero che questo
obbliga lo stesso Tizio a stipulare un contratto di trasferimento della
proprietà con Caio; i due quindi dovranno recarsi dal notaio e stipulare
questo contratto, fermo restando che Caio è obbligato a farlo;
39) Tizio ha stipulato un contratto con Caio, in base al quale Caio ha
il diritto di costruire sul suo terreno, rimanendo proprietario della
costruzione; in altre parole Tizio ha concesso un diritto di superficie
a Caio sul suo terreno; la costruzione è edificata, e passano 20 anni.
Al 21º anno Tizio pretende la proprietà della costruzione che è di Caio,
sostenendo che essendo passati vent'anni il diritto di superficie si è
prescritto, e quindi la proprietà della costruzione deve passare allo
stesso Tizio; Caio però si oppone, chi ha ragione?
a) Tizio ha ragione, la proprietà infatti come sappiamo è
imprescrittibile, ma tutti gli altri diritti reali di godimento si
prescrivono nel termine di 20 anni; ora poiché lo stesso Caio
sostanzialmente non ha abitato nella casa costruita sul terreno di
Tizio, il suo diritto di superficie si prescrive, e quindi la proprietà
della costruzione deve passare a Tizio; b) Tizio ha torto, è vero infatti che il diritto di superficie si estingue per prescrizione dopo 20 anni, è anche vero che Caio sostanzialmente per vent'anni non ha abitato in quella casa, ma è anche vero che fin quando la costruzione è in piedi il diritto di superficie non si prescrive, e quindi la proprietà della costruzione rimane sempre di Caio;
c) in realtà hanno torto entrambi; Tizio non può chiedere la proprietà
della casa di Caio sostenendo che il diritto di superficie di Caio si è
prescritto; il diritto di Caio, infatti, non si è prescritto, perché
Caio una volta è andato ad abitare in quella casa per un mese,
interrompendo così la prescrizione del suo diritto; Tizio quindi dovrà
contare 20 anni da quando Caio ha lasciato la casa, è solamente da
allora potrà avanzare la richiesta sulla proprietà della casa basandosi
sulla prescrizione del diritto di superficie;
40) Tizio è proprietario di un terreno, e ha concesso un diritto di
superficie a Caio; Caio ha costruito una casa sul terreno di Tizio,
diventando così il proprietario di questa casa; accade però un fatto:
una scossa di terremoto fa crollare la casa di Caio, che si riduce a un
cumulo di macerie, non più abitabile, e addirittura non più
riconoscibile come casa; per evitare problemi, poi, lo stesso Caio fa
abbattere quello che era rimasto della casa, e quindi di questa casa non
rimane più nulla; passano 20 anni senza che accada nulla, e un bel
giorno Caio si presenta sul terreno di Tizio volendo ricostruire la casa
che era stata demolita, Tizio però ribatte che il diritto di superficie
si è ormai prescritto, e quindi gli nega l'accesso al terreno; Caio
allora va dall'avvocato per chiedere consiglio, che cosa dirà
l'avvocato?
a) l'avvocato dirà che Tizio ha torto; il fatto che fosse stata
costruita la casa sostanzialmente non fa correre la prescrizione; in
effetti il diritto di superficie si può prescrivere in 20 anni, ma
questo accade quando costituito il diritto per 20 anni non si faccia
alcuna costruzione, e non quando la costruzione è stata edificata e poi
successivamente è stata demolita; b) l'avvocato dirà a Caio che Tizio ragione, in effetti essendo stata completamente demolita la casa che insisteva sul terreno di Tizio, scattavano altri 20 anni per costruirne una nuova. Ma poiché Caio non ha fatto assolutamente nulla in questi 20 anni, il suo diritto di superficie si è prescritto;
c) Caio ha ragione; bisogna considerare infatti che Caio grazie al
diritto di superficie è diventato proprietario della casa che era sul
terreno di Tizio, di conseguenza è diventato proprietario anche della
parte di suolo su cui insisteva la casa; di conseguenza costruita la
casa è diventato anche proprietario di quella parte di terreno, e poiché
la proprietà è imprescrittibile, Tizio non può impedirgli di costruire
un'altra volta la casa su quella parte di terreno che era oggetto del
diritto di superficie;
41) Tizio è proprietario di un fondo, ma non se ne può occupare; pensa
quindi di dare il fondo in usufrutto, ma il suo fondo ha bisogno di
miglioramenti, e sa che normalmente l'usufruttuario non può fare questi
miglioramenti. Pensa allora di dare il fondo in enfiteusi, e incontra
Caio che è disposto a costituire il diritto reale; Tizio pensa che i
miglioramenti che l'enfiteuta dovrebbe fare richiederanno cinque anni di
tempo, ma viene a sapere la stessa enfiteusi non può essere costituita
per un periodo inferiore a 20 anni. Questo però non blocca i suoi piani,
ed infatti stipula le enfiteusi per una durata ventennale, stabilendo un
alto canone a carico dell'enfiteuta Caio. Passato un anno, Caio paga
regolarmente il canone a Tizio, ma l'anno successivo Caio chiede
l'affrancazione dalla enfiteusi
mediante il pagamento di una somma risultante dalla
capitalizzazione del canone annuo sulla base dell'interesse legale.
Tizio però si oppone, sostenendo che non è possibile affrancarsi dopo
appena un anno di enfiteusi, e va quindi dall'avvocato, che cosa egli
dirà l'avvocato?
a) l'avvocato dirà purtroppo per lui Tizio perderà la proprietà del terreno, perché la legge non pone limite al diritto di affrancazione dell'enfiteuta; l'enfiteuta, quindi, in qualsiasi momento può esercitare il suo diritto di affrancazione, anche il giorno dopo la costituzione delle enfiteusi;
b) l'avvocato dirà che Caio non può affrancarsi dalla enfiteusi, perché
questa è stata stipulata a termine, ed esattamente per vent'anni; poiché
la legge prevede un periodo minimo per le enfiteusi, questo stesso
periodo deve essere rispettato nel momento in cui l'enfiteuta voglia
affrancarsi;
c) l'avvocato dirà Tizio che purtroppo per lui non può fare niente per
impedire l'affrancazione, ma è anche vero che Caio non può cavarsela
capitalizzando semplicemente un anno di canone, ma deve pagare 20
canoni, cioè tutti i canone che doveva per il periodo in cui era stato
stabilito che durasse l'enfiteusi, cioè 20 anni;
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