3 Domande procedimenti cautelari Nelle risposte, in grassetto le risposte esatte.
21.
Qual è la differenza fondamentale tra l'azione di manutenzione e
l'azione di reintegrazione? 1. Nell'azione di
manutenzione il soggetto vuole essere mantenuto il suo possesso, quando
sia molestato turbato in questo, mentre nell'azione di reintegrazione,
il possessore è stato violentemente o clandestinamente spogliato del suo
possesso; 2. Nell'azione di
manutenzione il proprietario vuole che cessino le turbative al suo
diritto di proprietà, mentre l'azione di reintegrazione verrà esperita
quando il proprietario è stato spogliato dal suo possesso, e chiederà,
quindi, che sia riconosciuto come proprietario, e quindi reintegrato nel
suo possesso;
22.
Qual è il termine per agire con l’azione di reintegrazione? 1. Per l'azione
di reintegrazione il termine è di un anno dallo spoglio, se violento, o
di un anno dalla conoscenza dello spoglio, se è clandestino; 2. Per l'azione
di reintegrazione il termine è di sei mesi dallo spoglio, se violento, e
di due anni dalla conoscenza dello spoglio, se è clandestino; 3. Fino a quando
dura lo spoglio sarà sempre possibile agire con l'azione di
reintegrazione, ma quando lo spoglio è cessato, si potrà agire, per i
danni, nel termine di sei mesi dalla reintegrazione nel possesso.
23.
Nel caso di azioni possessorie, si segue in maniera completa il rito
cautelare uniforme? 1. No, il rito
cautelare uniforme ha solo una funzione residuale, nel senso che sarà
applicato solo per quelle poche parti che non sono espressamente
regolate dalla specifica disciplina prevista per le azioni possessorie;
24.
Nei procedimenti d’istruzione preventiva si segue il rito cautelare
uniforme? 1. Sì,
l'identificazione è completa; 2. Pur essendo
stati riconosciuti procedimenti cautelari, i procedimenti d’istruzione
preventiva hanno un rito speciale che sostituisce quasi completamente il
rito cautelare uniforme; 3. Sì, ma la
richiesta di procedimenti istruzione preventiva non è proposta al
giudice normalmente competente per i provvedimenti cautelari, ma al
presidente del tribunale o giudice di pace.
25.
Quale rito si segue nei provvedimenti di urgenza ex articolo 700? 1. Si seguono
alcune regole particolari previste per i provvedimenti ex articolo 700,
che vanno a integrare regole generali del rito cautelare uniforme. 2. Si segue la
specifica procedura prevista per questo tipo di provvedimenti; 3. Si segue
praticamente in maniera completa il rito cautelare uniforme;
26.
È possibile chiedere un provvedimento ex articolo 700 per i diritti
credito? 2. No, un
pregiudizio imminente e irreparabile non può essere mai provocato dalla
lesione di un diritto di credito, perché l'irreparabilità esclusa dal
fatto che è sempre possibile il risarcimento del danno.
1. No, l'articolo
700 è sempre possibile quando non vi sia un provvedimento cautelare
specifico che possa risolvere il problema, sia esso contenuto del codice
di procedura civile, sia esso contenuto del codice civile, sia esso
contenuto in leggi speciali; 2. Il riferimento
dell'articolo 700 è chiaro, quindi questi è utilizzabile solo nei casi
in cui non vi sia uno specifico provvedimento cautelare previsto dal
codice di procedura civile, ma non negli altri casi.
28.
Nell'articolo 700, una volta che il giudice abbia riconosciuto
l'esigenza cautelare, cosa disporrà nel provvedimento cautelare? 1. Il giudice, a
seconda della situazione che gli è stata prospettata, provvederà, circa
il contenuto del provvedimento cautelare, prendendo a modello gli altri
provvedimenti cautelari tipici del nostro ordinamento;
3. La libertà del
giudice circa il tipo di provvedimento cautelare da prendere ex articolo
700 è assoluta, e infatti lui può deciderne il contenuto con ordinanza,
sentenza o decreto, l'importante è che il provvedimento che prende sia
più idoneo, secondo le circostanze, ad assicurare provvisoriamente gli
effetti della decisione di merito.
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