Le cambiali finanziarie
definizione | sono titoli di credito all'ordine emessi in serie ed aventi una scadenza non inferiore a un mese e non superiore a trentasei mesi dalla data di emissione |
Previste e regolate dalla legge 13 gennaio 1994 n. 43, (modificato dal d.l. 83\2012) hanno come funzione la raccolta di denaro presso i risparmiatori attraverso dei mutui collettivi con lo strumento cambiario per investirlo nell'attività dell'emittente.
Questa doppia funzione risulta evidente nell'art. 1 della succitata legge che stabilisce ai commi 2 e 3:
le cambiali finanziarie sono equiparate per ogni effetto di legge alle cambiali ordinarie, sono girabili esclusivamente con la clausola "senza garanzia" o equivalenti e contengono, oltre alla denominazione di "cambiale finanziaria" inserita nel contesto del titolo, gli altri elementi specificati all'articolo 100 delle disposizioni approvate con regio decreto 14 dicembre 1933, n. 1669, nonché l'indicazione dei proventi in qualunque forma pattuiti |
l'emissione di cambiali finanziarie costituisce raccolta del risparmio |
Le cambiali finanziarie devono essere emesse con la clausola "senza garanzia"
per tutelare il girante in caso di inadempimento dell'emittente.
Secondo l'art. 4 della legge citata "Le cambiali finanziarie sono considerate
valori mobiliari per qualsiasi finalità prevista dallo ordinamento".
Costituendo raccolta del risparmio, l'emissione di cambiali finanziarie è
riservata a società o enti che forniscano particolari garanzie di
solvibilità, ma il c.d. decreto sviluppo ( d.l. 83\2012, convertito con
modificazioni dalla l. 134\2012, pubblicato in G.U. 187 del 11-08-2012) ha allargato la rosa dei soggetti che possono emettere cambiali finanziarie,
che ora possono essere emesse anche in forma dematerializzata ma alle condizioni
previste dall'art. 1 bis della l. 43\1994 come modificato dal citato decreto
legge, e solo per il tramite di una società autorizzata alla prestazione del
servizio di gestione accentrata di strumenti finanziari.
Modificando l'art. 1 comma 1 della legge 43\1994, si è allungata la scadenza di
dette cambiali finanziarie; si è passati, infatti, da tre a diciotto mesi dalla
data di emissione, a una
scadenza da un mese a trentasei mesi dalla data di emissione.
Passiamo ora a considerare chi sono i soggetti che possono emettere le cambiali finanziarie.
possono emettere cambiali finanziarie |
Società di capitali, società cooperative e mutue
assicuratrici diverse dalle banche e dalle micro-imprese, come definite
dalla raccomandazione 2003/361/CE della Commissione, del 6 maggio 2003. |
La vera novità introdotta dal decreto sviluppo sta nella possibilità che anche le società non quotate in mercati regolamentati o non regolamentati possano emettere cambiali finanziarie, ma a particolari condizioni, anzi con una particolare assistenza fornita da uno "sponsor" che supporta l'emissione di detti titoli; vediamo nella sottostante tabella le modalità di tale assistenza (art. 2 bis l. 43\1994).
soggetti che possono svolgere il ruolo di sponsor e loro ruolo |
una banca o un' impresa di
investimento, una società di gestione del risparmio (SGR), una società
di gestione armonizzata, una società di investimento a capitale
variabile (SICAV), purché con succursale costituita nel territorio della
Repubblica. |
obblighi dello sponsor |
lo sponsor mantiene nel proprio portafoglio, fino alla naturale scadenza, una quota minima stabilita dalla legge di titoli emessi dalla società non quotata |
certificazione dei bilanci |
l'ultimo bilancio deve essere certificato da un revisore contabile o da una società di revisione iscritta nel registro dei revisori contabili |
soggetti cui devono essere emesse e girate le cambiali finanziarie emesse da società non quotate |
le cambiali finanziarie devono essere emesse e girate esclusivamente in favore di investitori professionali che non siano, direttamente o indirettamente, soci della società emittente; il collocamento presso investitori professionali in rapporto di controllo con il soggetto che assume il ruolo di sponsor è disciplinato dalle norme vigenti in materia di conflitti di interesse |
Si può fare almeno dello sponsor? Sì, ma non per tutte le società non quotate. Stabilisce infatti l'art. 2 quater della l. 43\1994 che le società diverse dalle medie e dalle piccole imprese, come definite dalla raccomandazione 2003/361/CE della Commissione, del 6 maggio 2003, possono rinunciare alla nomina dello sponsor, e, comunque, si può evitare che lo sponsor detenga una quota dei titoli della società (non quotata) emittente qualora l'emissione sia assistita, in misura non inferiore al 25 per cento del valore di emissione, da garanzie prestate da una banca o da un'impresa di investimento, oppure da un consorzio di garanzia collettiva dei fidi per le cambiali emesse da società aderenti al consorzio (art. 2 quinquies l. 43\1994).
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