Qui tutti i lavori giuridici di Claudio Mellone
Secondo il numero delle parti
Tipico esempio di negozio
unilaterale è il testamento; non bisogna credere, però, che unilaterale
voglia dire " unipersonale ". Accade, infatti, che per
parte non s'intende, di solito, una sola
persona ma un unico " centro di interessi ", come accade ad esempio nel caso
in cui più comproprietari di un bene diano incarico di venderlo ad
un'agenzia immobiliare; in tal caso l'incarico conferito (procura) sarà
negozio unilaterale, ma di natura pluripersonale.
È doveroso avvertire, però, che parte autorevole
della dottrina mette in discussione questa distinzione, ritenendo che il
legislatore si è voluto spesso riferire più che ad un'unica parte intesa
come centro di interessi, proprio ad un'unica persona fisica, come accade
nel caso del testamento dove non avrebbe senso parlare di parte intesa come
centro di interessi. Seguendo l'impostazione tradizionale, distinguiamo
nell'ambito dei negozi posti in essere da più persone non intese come
singole parti: abbiamo, quindi, i negozi " pluripersonali " che possono dar
vita ai seguenti tipi di atti:
Tornando ai negozi attuati da più parti, distinguiamo tra: 1) negozi bilaterali: in questi la dichiarazione di volontà proviene da due parti; 2) negozi plurilaterali: la dichiarazione di volontà proviene da più di due parti. Come esempio di contratto bilaterale possiamo pensare alla compravendita; come esempio di contratto plurilaterale abbiamo il contratto di società.
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