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responsabilità degli incapaci
Ma a chi si riferisce l'art. 2047 nell'indicare il soggetto tenuto alla sorveglianza? L'espressione usata dal legislatore è volutamente generica indicando tutti coloro che hanno un dovere giuridico di sorveglianza. Tale dovere spetta, in primo luogo, ai genitori di minori incapaci (per i minori capaci d'intendere e di volere si applica l'art. 2048 c.c.), tutori, precettori e maestri d'arte di soggetti incapaci, ma anche infermieri o le strutture sanitarie pubbliche che sono tenute a trattenere e ricercare le persone inferme di mente, insomma tutti coloro che hanno un dovere giuridico di sorveglianza. La responsabilità di questi soggetti è presunta, ma il sorvegliante può provare, per evitarla, di non aver potuto impedire il fatto. Questa espressione comprende certamente le ipotesi di caso fortuito o forza maggiore, ma si ritiene che il sorvegliante per andare esente da responsabilità potrà anche provare di avere usato la normale diligenza. Se il sorvegliante riesce a provare la sua mancanza di colpa, al danneggiato non spetterà alcun risarcimento; ma il secondo comma dell'art. 2047 prevede che il giudice in " considerazione delle condizioni economiche delle parti" possa condannare l'incapace a un'equa indennità.
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