Claudio Mellone, Manuale di Diritto Privato
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modo

Di solito quando si pone in essere un atto di liberalità, per esempio una donazione, non si pretende nulla dal beneficiario dell'atto. Tuttavia, in certi casi, l'autore dell'atto può volere qualcosa dal beneficiario, potrebbe stabilire, ad esempio, che il beneficiario della donazione di una casa dovrà erigere nel giardino una statua del donante. 

Non bisogna però confondere in modo con la condizione; il donante, infatti, non dice: " ti darò la mia casa a condizione che mi erigerai la statua", ma dice: " ti ho donato la casa, e se la accetti dovrai costruire una statua nel giardino".
Di conseguenza il modo obbliga semplicemente il beneficiario, ma non sospende l'efficacia dell'atto di liberalità. Potrebbe darsi che l'autore dell'atto di liberalità imponga un onere eccessivamente gravoso per il beneficiario; in questo caso il beneficiario non è tenuto all'esecuzione dell'obbligo oltre il valore di ciò che ha ricevuto. Nel caso in cui il modo fosse impossibile o illecito, si ha per non apposto, salvo che non risulti essere l'unico motivo che ha determinato la liberalità.
Se, infine, il beneficiario non adempie l'onere, chiunque ha interesse può agire per il suo adempimento. In ogni caso, però, l’inadempimento dell'onere non comporta la risoluzione del negozio, a meno che questa non sia stata prevista come conseguenza dell'inadempimento.

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