Qui tutti i lavori giuridici di Claudio Mellone
legittimazione
·
Nozione: indica la
posizione di chi può effettivamente disporre di una situazione giuridica
o perché ne è titolare o perché è stato da
lui autorizzato.
Prima di approfondire
l'argomento riguardante la capacità di agire e alle ipotesi che l'escludono
o la riducono, è necessario chiarire il concetto relativo alla
legittimazione, proprio perché è facile confonderlo con la capacità di agire
e con la capacità giuridica. Abbiamo visto che la capacità giuridica e la
capacità di agire indicano sempre situazioni potenziali; in altre parole
sostenere
che tutti possono essere titolari di posizioni giuridiche e che, raggiunta
la maggiore età, possono essere in grado di modificarle,
non vuol dire
attribuire a queste persone dei diritti in maniera automatica. Se, ad
esempio, nascendo si può divenire titolari di un'eredità grazie alla
capacità giuridica, per disporre di questa eredità sarà pur sempre
necessario averla effettivamente ricevuta. La legittimazione, quindi, non
indica la posizione di chi è " idoneo a ricevere” ma di chi ha
"effettivamente ricevuto " e quindi può realmente disporne. Solo chi è
titolare di una determinata situazione giuridica può compiere validamente
gli atti in grado di modificarla. Questa possibilità è data dall'esistenza
di due condizioni:
Non abbiamo considerato anche la capacità giuridica perché riconosciuta a tutti. Chiudiamo l'argomento ricordando che la legittimazione può essere anche attribuita a persone che non sono titolari di una determinata posizione giuridica. Ciò può avvenire solo grazie alla volontà del titolare del diritto: si può ben dire, in questo caso, che avremo due legittimati per lo stesso diritto, il vero titolare è colui che da quest'ultimo è stato autorizzato. Si parla in questi casi di rappresentanza, argomento che approfondiremo in seguito.
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