Claudio Mellone, Manuale di Diritto Privato
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La struttura del codice civile

Come ogni professore e programma di esame consigliano, per studiare bene il diritto privato è indispensabile la consultazione del codice civile; già, ma come è fatto il codice civile, e come si consulta? Che sono i capi? E i commi? E i capoversi?

Cerchiamo di rispondere a queste domande.

Tutti sanno che il codice è diviso in articoli, da 1 a 2969, ed è questo il parametro comune di riferimento, ma in realtà la struttura del codice civile è più complessa, perché il codice è diviso in Libri, ( 6 libri), ogni libro è diviso in Titoli, e ogni titolo è diviso in Capi e i capi sono divisi in Sezioni, ed, eventualmente, ogni sezione in paragrafi.
Riassumiamo la cosa nella sottostante tabella.


 
Ma c'è ancora qualcosa da aggiungere.
Spesso si parla di commi e di capoversi, riferendosi un singolo articolo, cosa significa?
 
Riportiamo questo articolo e chiariamo:

Articolo 1399. Ratifica. (rubrica)

 Nell'ipotesi prevista dall'articolo precedente, il contratto può essere ratificato dall'interessato, con l'osservanza delle forme prescritte per la conclusione di esso . (primo comma)

La ratifica ha effetto retroattivo, ma sono salvi i diritti dei terzi.
(secondo comma o anche primo capoverso)

Il terzo e colui che ha contrattato come rappresentante possono d'accordo sciogliere il contratto prima della ratifica.
(terzo comma o anche secondo capoverso)

Il terzo contraente può invitare l'interessato a pronunziarsi sulla ratifica assegnandogli un termine, scaduto il quale, nel silenzio, la ratifica s'intende negata.
(quarto comma o anche terzo capoverso)

La facoltà di ratifica si trasmette agli eredi.
(quinto comma o anche terzo capoverso o anche ultimo comma)

 
Il primo capoverso è il secondo comma, mentre l'ultimo comma è quello che chiude l'articolo.
Come si vede tutto sta a cercare dove sta il punto di una frase, che però deve essere anche l'ultimo punto prima di andare a capo per individuare un comma o un capoverso.
Prendiamo ad esempio quest'altro articolo.

Articolo 279. Responsabilità per il mantenimento e l’educazione. (rubrica)

In ogni caso in cui non può proporsi l’azione per la dichiarazione giudiziale di paternità o di maternità, il figlio naturale può agire per ottenere il mantenimento, l’istruzione e l’educazione. Il figlio naturale se maggiorenne e in stato di bisogno può agire per ottenere gli alimenti.(primo comma)

L’azione è ammessa previa autorizzazione del giudice ai sensi dell’articolo.(secondo comma o anche primo capoverso)

L’azione può essere promossa nell’interesse del figlio minore da un curatore speciale nominato dal giudice su richiesta del pubblico ministero o del genitore che esercita la potestà.(terzo comma o anche secondo capoverso o anche ultimo comma)

Come si vede nel primo comma c'è una frase che termina con un punto (il mantenimento, l’istruzione e l’educazione.), ma dopo non si va a capo; di conseguenza il primo comma non termina con il punto, ma con il successivo punto che chiude la frase andando poi a capo (stato di bisogno può agire per ottenere gli alimenti.) La rubrica, infine, indica in generale la materia dell'articolo; non ha contenuto imperativo, ma solo esplicativo della materia trattata.

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