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erede apparente
Se confrontiamo l'art. 533 e l'art. 534, notiamo che
in entrambi casi si può agire contro un erede apparente, ma le figure di
questi "eredi apparenti" non sono uguali.
Nel caso dell'art. 533 (la normale petizione di eredità) erede apparente è
chi possiede i beni ereditari affermandosi erede.
Nel caso dell'art. 534 si agisce contro i terzi che hanno acquistato
l'eredità da chi possedeva a titolo ereditario, o senza titolo.
Da ciò comprendiamo che le due norme vedono l'erede apparente sotto
due diversi punti di vista. Abbiamo quindi due figure di erede
apparente, quello dell'art. 533, e quello dell'art. 534, solo che nel primo
caso è ancora nel possesso dei beni ereditari, (e l'erede vero "se la
prende" con lui), nel secondo caso l'erede vero non agisce contro (o solo
contro), l'erede apparente, ma contro i suoi aventi causa, e quindi la
figura dell'erede apparente vale più nei confronti dei terzi, che hanno
acquistato da chi diceva di essere erede. L'erede vero, può quindi
recuperare i beni che ora sarebbero di terzi, rispetto all'erede apparente,
ma questi terzi possono vittoriosamente resistere all'azione dell'erede
(vero), alle condizioni che abbiamo già visto parlando della petizione
dell'eredità contro i terzi.
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