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Categorie di diritti soggettivi
Abbiamo visto in
precedenza i concetti di fattispecie, diritto soggettivo e rapporto giuridico.
Ora dobbiamo indagare più profondamente in merito al diritto soggettivo. I
diritti soggettivi possono essere di natura molto diversa tra di loro;
distinguiamo, in proposito, tre categorie fondamentali diritti soggettivi:
1.
Diritti assoluti;
2. Diritti relativi;
3. Diritti potestativi.
I diritti assoluti si caratterizzano per fatto che possono essere fatti valere nei confronti di tutti. Per la loro realizzazione non è necessaria la collaborazione di altri soggetti. Tipico diritto assoluto è il diritto di proprietà; il proprietario, infatti, per realizzare il suo diritto non ha bisogno dell'aiuto di altre persone che devono limitarsi solo non turbarlo nel suo godimento. Da una parte abbiamo il diritto; dall'altra (cioè dal lato passivo) abbiamo un generico " dovere di astensione " a carico di tutti gli altri consociati. Tipici diritti assoluti sono i diritti reali (come la proprietà) e i diritti della personalità.
I diritti relativi si possono far valere solo nei confronti di soggetti determinati. Si distinguono da quelli assoluti anche perché per la loro realizzazione è necessaria la collaborazione di altri soggetti. Pensiamo ai diritti di credito; se io devo ottenere una prestazione dal mio debitore, una somma di danaro oppure la realizzazione di un'opera, il mio diritto non potrà realizzarsi senza la sua collaborazione. Diversi saranno, allora, anche i termini che indicano le posizioni delle parti: il creditore avrà nei confronti del debitore " una pretesa "; il debitore dovrà invece adempiere ad " un obbligo "; a guardar bene anche nei diritti assoluti possiamo individuare una pretesa, ma di diversa natura poiché questa è rivolta verso tutti i consociati.
I diritti potestativi sembrano
formare una figura intermedia tra i diritti assoluti e quelli relativi. Accade,
infatti, che il diritto si può realizzare senza la collaborazione di altri
soggetti (come accade per i diritti assoluti), ma, d'altro canto, può esistere
solo tra soggetti determinati ( come accade per i diritti relativi);
quest'ultima caratteristica colloca i diritti potestativi nell'ambito dei
diritti relativi, anche se ne costituisce una figura autonoma.
In sostanza accade che una parte ha il pieno potere di realizzare una
modificazione giuridica, mentre l'altra non può far altro che subire detta
modificazione.
Abbiamo quindi, da una parte (il lato attivo del rapporto) una posizione di "
potere ", mentre dall'altra (il lato passivo del rapporto) una posizione di
" soggezione". Un esempio di diritto potestativo possiamo ritrovarlo
nell'ipotesi della comunione: se un bene è di proprietà di più soggetti (cioè in
comunione) ognuno di loro potrà chiedere la divisione di detto bene, senza degli
che gli altri possano fare nulla per impedirlo. È importante, quindi, ricordarsi
i termini idonei per indicare le diverse situazioni; riassumiamole:
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