Qui tutti i lavori giuridici di Claudio Mellone
capacità di succedere
Abbiamo visto che con la vocazione ereditaria si
indica un soggetto come erede. Ma è anche necessario che questo soggetto
abbia la capacità a succedere che coincide con la capacità giuridica.
Di conseguenza sono capaci succedere tutti coloro che
sono nati (vivi) al momento dell'apertura della successione e che siano
ancora viventi. Sin qui non vi sarebbe nulla di speciale proprio per
la perfetta coincidenza tra la capacità di succedere e la capacità
giuridica.
L'articolo 462 del codice civile, però, indica come capaci succedere anche i
concepiti al tempo dell'apertura della successione e, in caso successione
testamentaria, hanno capacità succedere anche i figli di una determinata
persona vivente al momento all'apertura della successione non ancora
concepiti. Dobbiamo quindi distinguere la successione legittima da
quella testamentaria; per quella legittima sono capaci di succedere tutti
coloro che sono vivi al momento dell'apertura della successione (e che
quindi hanno capacità giuridica), ma anche quelli che non sono ancora nati,
ma sono stati comune concepiti; se quindi muore il padre, successori
saranno, oltre la moglie, i figli già nati, ma anche quello o quelli concepiti.
Nella successione testamentaria, invece, può essere capace di succedere
addirittura chi non è stato ancora concepito. Salvo prova contraria,
poi, si presumono concepiti al tempo dell'apertura della successione coloro
che sono nati entro 300 giorni dalla morte della persona della cui
successione si tratta.
In tutti questi casi la chiamata è subordinata alla nascita della persona.
Non sfugge che per questi periodi di tempo (anche molto lunghi nel caso di
figli non concepiti), bisogna provvedere per il patrimonio defunto privo di
titolare.
Nel caso di figli già concepiti l'articolo 643 del codice civile affida al
padre e alla madre l'amministrazione del patrimonio.
Se invece sono chiamati figli non ancora concepiti, l'amministrazione spetta
a coloro che diverrebbero eredi nel caso in cui i nascituri chiamati non
dovessero venire ad esistenza.
Hanno piena capacità di succedere le persone giuridiche poiché non è più
necessaria l'autorizzazione governativa originariamente prevista
dall'abrogato articolo 17 del codice civile.
Anche gli enti non riconosciuti possono succedere senza bisogno di
trasformarsi in enti riconosciuti, grazie all’abrogazione del primo comma
dell'articolo 600 del codice civile che imponeva tale trasformazione a pena
d’inefficacia delle disposizioni testamentarie che li riguardavano.
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