Claudio Mellone, Manuale di Diritto Privato
Qui tutti i lavori giuridici di Claudio Mellone
beni del demanio pubblico
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Nozione:
i beni demaniali appartengono allo Stato o a enti territoriali minori come
il Comune. Sono indicati nell’art. 822 c.c. e si distinguono in due
categorie: 1. Beni del demanio necessario, che possono appartenere solo allo
Stato; 2. Beni del demanio accidentale o eventuale, che possono appartenere
allo Stato o ad altri enti territoriali, ma anche a soggetti diversi da
questi ultimi. Tutti i beni demaniali sono sottoposti a un particolare
regime giuridico, che consiste nella inalienabilità e nell’impossibilità di
costituzione di diritti di terzi, se non nei casi e nei modi previsti dalla
legge.
Facciamo degli esempio per individuare le due categorie di
beni demaniali e pensiamo agli immobili d’interesse storico. Questi possono
appartenere anche a privati (come un antico castello con tanto di fantasmi), ma
se appartengono allo Stato sono beni demaniali del demanio accidentale e quindi
saranno sottoposti al regime giudico de beni demaniali.
I fiumi, invece, possono appartenere solo allo Stato, e
sono sottoposti al regime giuridico demaniale. I fiumi, quindi, fanno parte del
demanio necessario.
Vediamo allora come l’art.822 c.c. individua le due
categorie di beni.
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Beni che fanno parte del demanio pubblico necessario: il lido del mare, la
spiaggia, le rade e i porti; i fiumi, i torrenti, i laghi e le altre acque
definite pubbliche dalle leggi in materia; le opere destinate alla difesa
nazionale.
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Beni che fanno parte del demanio pubblico eventuale o accidentale: se
appartengono allo Stato, le strade, le autostrade e le strade ferrate; gli
aerodromi; gli acquedotti; gli immobili riconosciuti d'interesse storico,
archeologico e artistico a norma delle leggi in materia, le raccolte dei
musei, delle pinacoteche degli archivi, delle biblioteche; e infine gli
altri beni che sono dalla legge assoggettati al regime proprio del demanio
pubblico.
Abbiamo parlato dei beni demaniali che appartengono allo
Stato, ma ci sono anche beni che possono appartenere agli enti pubblici
territoriali, come il Comune. Per i beni appartenenti alle Regioni ( a statuto
speciale o ordinario) la regolamentazione è in leggi speciali.
Dei beni di Comuni e Province si occupa l’art. 824 c.c.
secondo cui:
I beni della specie di quelli indicati dal secondo comma
dell'articolo 822, se appartengono alle province o ai comuni, sono soggetti al
regime del demanio pubblico.
Allo stesso regime sono soggetti i cimiteri e i mercati comunali.
I comuni e le province, quindi, possono essere anch’essi proprietari di beni che
fanno parte del demanio accidentale
(non di quello necessario) e in tal caso il regime giuridico di detti beni sarà
quello del demanio.
Prima di vedere qual è il regime giuridico dei
beni demaniali è però necessaria una precisazione. Vi sono i beni che
appartengono allo Stato, cioè quelli indicati dall’art. 822 c., i beni
demaniali.
Ma potrebbe darsi che lo Stato abbia un diritto reale su
beni altrui, che non sono demaniali. Questi diritti reali dello Sato, però,
potrebbero possedere
una
particolare caratteristica, una particolare funzione: potrebbero essere
costituiti per l’utilità dei beni demaniali o conseguire fini d’interesse
corrispondenti a quelli a cui servono i beni demaniali. Pensiamo, ad esempio, a
una servitù costituita a favore di un bene demaniale. In questi casi anche tali
diritti hanno un particolare regime giuridico che è quello del demanio ( art.
825 c.c.).
Vediamo allora la particolare condizione
giuridica dei beni demaniali:
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Inalienabilità: I beni che fanno
parte del demanio pubblico possono essere alienati solo nei modi e nei
limiti stabiliti dalle leggi che li riguardano.
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Impossibilità di
costituire diritti a favore di terzi su tali beni: di conseguenza non
sarà possibile costituire diritti reali di godimento su tali beni,
ipotecarli, usucapirli, pignorarli, ipotecarli,
se non nei modi e nei limiti stabiliti dalla legge. L’uso di questi beni è
di regola attribuito ai privati mediante concessione amministrativa.
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