Claudio Mellone, Manuale di Diritto Privato
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azione revocatoria

 

 Anche per spiegare l'azione revocatoria è opportuno ricorrere d un esempio con i nostri soliti personaggi.
Tizio, creditore, aspetta che Caio, suo debitore, mantenga gli impegni presi nei suoi confronti. Nell'attesa che Caio adempia la sua obbligazione, Tizio si accorge che Caio sta vendendo beni del suo patrimonio per danneggiarlo in maniera che, quando si verificherà l'inadempimento, Tizio troverà ben poco del patrimonio di Caio per soddisfare il suo diritto di credito.
Per evitare che questo accada, il creditore Tizio agisce con l'azione revocatoria per far dichiarare privi di effetto nei suoi confronti gli atti di alienazione compiuti dal suo debitore. In tal modo il creditore Tizio potrà comunque agire, per vedere soddisfatto il suo credito,  in esecuzione sui beni del debitore anche se quest'ultimo li aveva già venduti; nei confronti di Tizio, infatti, è come se i beni non fossero mai usciti dal patrimonio del debitore Caio.
L'azione revocatoria è quindi un mezzo per conservare la garanzia patrimoniale del debitore contro gli atti disposizione che quest'ultimo ha compiuto. L'effetto dell'azione revocatoria non consiste nella dichiarazione di nullità degli atti di alienazione compiuti dal debitore, ma nella dichiarazione di inefficacia, inefficacia non assoluta, ma relativa nel senso che l'atto di alienazione non può essere opposto al solo creditore che ha agito, mentre nei riguardi del terzo acquirente e degli altri soggetti è perfettamente valido ed efficace.  Fatta questa indispensabile precisazione vediamo gli elementi essenziali dell'azione revocatoria.

Presupposti:

 Presupposti necessari in relazione al tipo di atto:

 Prova della mala fede:

Effetti dell'azione revocatoria:

Prescrizione dell'azione:

Chiudiamo l'argomento riguardante l’azione revocatoria con un’importante precisazione.  Abbiamo già parlato di una situazione simile a quella che porta all'esperimento dell'azione revocatoria; ci riferiamo alla simulazione. Con il contratto simulato le parti fingono di alienare un bene, mentre in realtà tale alienazione non avviene o si stipula un diverso negozio giuridico. Diversamente accade per gli atti compiuti prima che sia esperita l'azione revocatoria, perché in questo caso gli atti disposizione sono reali e non fittizi.
Di conseguenza un creditore che vorrà agire contro una finta alienazione compiuta dal suo debitore al fine di danneggiarlo, non dovrà esercitare l'azione revocatoria ma dovrà esercitare l'azione volta a dichiarare l'esistenza della simulazione.

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