La teoria della conditio sine qua non o dell’equivalenza causale

Video, introduzione alla lezione 2 

Questa teoria, si deve al criminalista tedesco von Buri (1873), e ritiene che deve considerarsi causa ogni singola condizione dell'evento, ogni antecedente, senza il quale l'evento non sarebbe venuto in essere: essa considera equivalenti tutte le condizioni.

La teoria di cui parliamo non distingue, quindi, tra causa e condizione, e considera causa ogni antecedente senza il quale l’evento non si sarebbe verificato.

Per accertare, quindi, l’esistenza del nesso causale basterà seguire un ragionamento: se togliendo la presunta causa che c’interessa l’evento non si verifica, allora questa è una causa e chi l’ha posta in essere sarà responsabile.

Se invece eseguiamo la stessa operazione e l’evento si verifica lo stesso, il soggetto che c’interessa non sarà responsabile.

Ora non c’è dubbio che nel secondo caso non vi sarà la responsabilità del soggetto, ma nel primo si rischia di allargare troppo la sfera dei responsabili, portando così a conseguenze inaccettabili. 

Se per es. una persona è investita da un auto, avrà causato la morte del malcapitato l’automobilista, ma anche chi, magari, ha indicato la strada al pedone, o anche la moglie di questi che gli aveva chiesto di recarsi alla posta per pagare le bollette, e, in definitiva, anche il padre dell’automobilista, perché se questi non fosse nato non avrebbe potuto investire nessuno.

Per questa teoria, quindi, tutte le condizioni sono considerate equivalenti ed è per questo che è detta anche della equivalenza causale.

In verità sono state tentate delle correzioni di questa teoria, mediante il ricorso a categorie estranee al rapporto causale, quali il dolo o colpa, ma anche in questi casi non si risolvono tutti i problemi. Si è fatto il simpatico esempio di un nipote che volendo uccidere uno zio molto ricco ma molto avaro, allo scopo di intascare l’eredità, compri allo zio un biglietto aereo per un luogo esotico, nella speranza che l’aereo precipiti, cosa che poi accade davvero. Nel caso che ci riguarda il nipote sarebbe responsabile, perché ha posto in essere una causa dell’evento e ha anche agito dolosamente.