Difficilmente accade che il fallimento riesca soddisfare completamente i creditori concorsuali che, dopo la chiusura del fallimento, possono ancora esigere i crediti residui dall'imprenditore già fallito.
Per favorire l'imprenditore persona fisica (non le società quindi e nemmeno, ma la tesi è controversa, i soci illimitatamente responsabili falliti insieme alla società), l'art. 142 permette all'imprenditore "meritevole" di liberarsi definitivamente dei debiti ancora residui; l'esdebitazione ha quindi in parte sostituito il vecchio istituto della riabilitazione, ormai abrogato.
Prima di occuparci delle condizioni per ottenere il beneficio, illustriamo la
procedura che prevede due ipotesi:
1.la prima fa riferimento alla iniziativa presa
dal debitore;
2.la seconda l'iniziativa è presa (d'ufficio) dal tribunale.
Passiamo ora al secondo caso.
Vista la procedura, elenchiamo quali sono le condizioni per
ottenere la esdebitazione.
L'esdebitazione è concessa solo all'imprenditore persona fisica |
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Se il debitore soddisfa tutti questi requisiti potrà ottenere il beneficio,
e, di conseguenza, potrà anche iniziare una nuova attività imprenditoriale,
senza temere nulla dai vecchi creditori con i quali avrà "chiuso definitivamente
i conti" grazie alla esdebitazione, ma ciò accade non solo nei confronti dei creditori che
avevano presentato domanda di ammissione al passivo, ma anche nei confronti dei
creditori che non avevano presentato tale domanda, pur potendolo fare (art. 144
l.f.).
Non tutti i crediti si estinguono con l'esdebitazione; ne sono esclusi:
1.Gli obblighi di mantenimento e alimentari e comunque le obbligazioni
derivanti da rapporti estranei all'esercizio dell'impresa;
2.I debiti per il risarcimento dei danni da fatto illecito extracontrattuale
nonché le sanzioni penali ed amministrative di carattere pecuniario che non
siano accessorie a debiti estinti.
Ne sono poi ancora esclusi i crediti vantati nei confronti di coobbligati, dei fideiussori del debitore e degli obbligati in via di regresso.
Anche per la procedura di esdebitazione è previsto che le comunicazioni siano effettuate tramite PEC ( art. 143 comma 1 così come modificato dalla l. 221\2012)