Risposta
66) Tizio deve ricevere dal suo solito debitore Caio una somma
rilevante, pari a € 250.000; in effetti Tizio ha fatto credito a Caio,
perché lo stesso Caio ha un appartamento in centro per un valore di €
500.000, e quindi si tratta di un appartamento che in caso di problemi
può essere facilmente venduto in seguito al buon esito di un'azione
esecutiva; si avvicina il giorno della scadenza, e Caio si rende conto
di non poter onorare il suo debito nei confronti di Tizio, e allora si
mette d'accordo con Sempronio, stipulando così un contratto in base al
quale l'appartamento è venduto a Sempronio, ma senza che vi sia mai
stato un versamento di denaro da parte di Sempronio nei confronti del
proprietario Caio; arriva il giorno della scadenza, e Caio non paga i €
250.000; Tizio questo punto vuole recuperare i suoi soldi ma
viene a sapere che l'appartamento su cui contava è stato venduto
a Sempronio, e quindi non potrà agire più per recuperare i suoi soldi
dalla vendita dell'appartamento; allora va dall'avvocato per chiedere
cosa fare in proposito; che gli dirà l'avvocato?
a) l'avvocato gli dirà che si dovrà agire in revocatoria per la vendita
che Caio ha fatto a Sempronio, visto che ci sono tutti gli elementi
previsti dall'articolo 2901; che poi la vendita sia stata fatta per
danneggiare il creditore Tizio può essere facilmente provato anche dal
fatto che Sempronio non ha versato realmente la somma di acquisto
dell'appartamento, e che comunque non è necessario provare la conoscenza
che Sempronio avesse del pregiudizio che questa vendita procurava a
Tizio, perché visto che l'appartamento non è stato realmente pagato da
Sempronio, si tratta in realtà di una donazione, e quindi non è
necessaria la conoscenza del pregiudizio che il terzo avesse delle
ragioni del creditore da parte dello stesso terzo, cioè Sempronio;
b) l'avvocato dirà a Tizio che tutta l'operazione svoltasi a
Caio e Sempronio risulta essere una simulazione di vendita; ciò è
provato dal fatto che Caio ha venduto l'appartamento poco prima del
termine previsto per l'adempimento del suo debito; inoltre non si è
fatto pagare il prezzo dell'appartamento da Sempronio, e ciò rafforza
l'idea che non si tratti di una vendita vera, e nemmeno di una
donazione, ma di una simulazione assoluta di vendita; di conseguenza gli
consiglia di agire in giudizio per provare l'avvenuta simulazione, e
dopo agire col pignoramento dell'appartamento che in realtà è stato
sempre di Caio;-
c) l'avvocato dirà Tizio che sfortunatamente non c'è più nulla da fare;
in effetti il fatto che l'appartamento sia stato venduto gli impedisce
di fare un'esecuzione su quell'appartamento ormai di proprietà di
Sempronio; in effetti non ci sono gli estremi per agire in revocatoria,
perché quello che stato fatto somiglia molto ad una simulazione, ma
l'altro canto non ci sono nemmeno gli estremi per agire per far
dichiarare la simulazione, perché la simulazione può essere provata solo
attraverso un atto che si chiama controdichiarazione, che Tizio non è in
grado di esibire; di conseguenza Tizio non potrà fare più nulla, e in
futuro sarebbe meglio che si fa crediti di questo valore, a costituire
un'ipoteca sul bene;
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