Risposta
64) Tizio è creditore di Sempronio per somma complessiva di € 25.000, e
al momento in cui ha concesso credito a Sempronio, quest'ultimo aveva un
patrimonio sufficiente per garantirgli comunque il pagamento di quanto
dovuto; col tempo però le cose di Sempronio si mettono male, Sempronio
perde gran parte del suo patrimonio, e gli rimangono solo dei crediti
per un valore complessivo di circa € 30.000, che lui però non esige dai
suoi debitori, avendo ormai perso interesse per queste cose.
Tizio sollecita più volte Sempronio ad esigere i suoi crediti, ma si
sente rispondere da quest'ultimo che seppure lo facesse, questi soldi
andrebbero allo stesso Tizio, e che quindi non ha alcun interesse ad
agire nei confronti dei suoi debitori, e in particolare nei confronti
del debitore Caio che deve a Sempronio proprio € 25.000; questo punto
Tizio si spazientisce, e cita in giudizio il debitore di Sempronio Caio,
chiedendo di pagare per conto di Sempronio, i € 25.000, in modo che lo
stesso Tizio possa poi soddisfarsi su quella somma; Tizio però visto il
comportamento di Sempronio non lo cita in giudizio, e il giudice procede
arrivando anche a sentenza; ha fatto bene Tizio a non chiamare in
giudizio il suo debitore principale Sempronio?
a) ha fatto male; in effetti il comportamento di Sempronio era di totale
disinteresse nei confronti del credito che lui aveva nei confronti di
Caio, e quindi anche se l'avesse chiamato, quasi sicuramente Sempronio
non sarebbe venuto in giudizio; ma è anche vero però che non si può
agire contro il debitore di Sempronio, Caio, senza chiamare in giudizio
il debitore principale Sempronio;
b) Tizio ha fatto bene, e talmente che ha fatto bene, che il
giudice è arrivato tranquillamente a sentenza senza sollevare alcuna
eccezione; è vero, infatti, che quando abbiamo queste ipotesi di azione
surrogatoria ex articolo 2900 del codice civile, la legge dà il diritto
a Tizio di agire direttamente contro il debitore del suo debitore,
quando il debitore principale trascuri di esercitare i suoi diritti, e
dalla traccia, risulta chiaramente che è accaduto proprio questo.
Allora Tizio ha agito in piena conformità della legge,
confortato anche dal comportamento del giudice che non ha chiesto che lo
stesso Tizio chiamasse in giudizio Sempronio;-
c) Tizio ha fatto male; in effetti ha fatto proprio male ad agire nei
confronti del debitore di Sempronio Caio; in effetti l'articolo 2900 del
codice civile gli permette di agire in surrogatoria contro il debitore
di Sempronio Caio, ma sempre che il debitore trascuri di esercitare le
azioni nei confronti del suo debitore; qui in realtà Sempronio si è
semplicemente limitato a non voler chiedere quanto gli spettava al suo
debitore Caio, ma non si è rifiutato di agire contro Caio per recuperare
quanto gli spetta, nel senso che nessuna dichiarazione ha fatto in
proposito; di conseguenza Tizio avrebbe potuto agire con l'azione
surrogatoria, solo quando Sempronio si fosse espressamente rifiutato di
agire in giudizio contro il suo debitore Caio, cosa che concretamente
non c'è stata;
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