Risposta
6) Tizio è un famoso avvocato, e riceve l'incarico di trattare un
difficile caso giudiziario; si tratta dell'inadempimento di un contratto
dal valore di 6 milioni di euro, e il suo cliente gli ha affidato
l'incarico per far dichiarare annullabile lo stesso contratto, perché
ritiene di avere stipulato questo contratto in base ad un errore; Tizio,
di conseguenza, redige l'atto di citazione, si presenta a tutte le
udienze, e svolge il suo lavoro in maniera adeguata all'incarico che ha
ricevuto, ma la sentenza è sfavorevole, perché il contratto è
riconosciuto come valido, e i il cliente di tizio è condannato a pagare
€ 20.000 di spese legali e danni all'altra parte; questo punto il
cliente chiede questi soldi allo
stesso Tizio, sostenendo che non ha vinto la causa, e quindi Tizio non
ha raggiunto il risultato promesso; ha ragione il cliente di Tizio che
guarda caso si chiama Sempronio?
a) ha certamente ragione, perché per il valore della causa e per il
fatto che Sempronio era effettivamente caduto in errore circa la stipula
di quel contratto milionario. Di conseguenza è evidente che se Tizio non
ha vinto la causa può essere solo per la sua mancanza, perché una causa
del genere la potevano vincere tutti;
b) Sempronio ha certamente ragione, perché era una causa vinta, ma non
può chiedere i danni a Tizio, perché se si è scelto un avvocato che solo
in apparenza era bravo, mentre in realtà non lo era per niente, dovrà
prendesela solamente con se stesso;
c) Sempronio potrebbe perdere la causa, perché dall'analisi dei
fatti risulta che Tizio è stato diligente nello svolgimento del suo
incarico, ed è questa la cosa che conta, visto che il risultato della
vittoria della causa non era nell'ambito dell'obbligazione di Tizio,
perché la sentenza non l'ha scritta Tizio, ma il giudice;-
|