Risposta
55) Tizio ha bisogno di soldi, ed esattamente ha bisogno di € 2000;
allora si reca da Caio chiedendo questi soldi, e Caio si dichiara
disponibile a prestargli questi € 2000, ma chiede una garanzia per il
credito. Ora Tizio si ricorda che il suo caro padre defunto, forse per i
dispiaceri che gli dava Tizio, gli ha lasciato un prezioso orologio
d'oro, dal valore di 3500 euro; questa volta però Tizio si fa consegnare
l'orologio dato in pegno, e dà i € 2000 allo stesso Tizio; alla scadenza
del debito, però, si presenta da Caio Sempronio, con i € 2000,
dichiarandosi pronto a pagare e riscattare
l'orologio dato in pegno; per giustificare la sua richiesta, Sempronio
mostra un contratto di compravendita dell'orologio, che lo ha fatto
diventare proprietario dell'orologio; Caio però si rifiuta di consegnare
l'orologio a Sempronio, sostenendo che con il contratto di pegno lo
stesso Tizio ha temporaneamente perduto la proprietà del bene, proprietà
che riacquista nel momento in cui restituisce la somma che gli era stata
data in prestito, ma Sempronio insiste dicendo che lui è il
proprietario, e che avuto incarico dallo stesso Tizio di pagargli i €
2000, e mostra anche la delega firmata da Tizio, ma Caio insiste nella
sua posizione, sostenendo che Tizio non poteva proprio vendere
quest'orologio fin quando era in suo possesso, proprio perché il suo
diritto di proprietà, cioè il diritto di proprietà di Tizio resta
sospeso fino a quando lo stesso Tizio non è tornato nel pieno possesso
dell'orologio; chi ha ragione?
a) ha ragione Sempronio, è vero, infatti, che con il pegno il
proprietario, cioè Tizio nel nostro caso, perde il possesso del bene, ma
non la proprietà del bene stesso, tanto che può compiere tutti gli atti
disposizione del bene, atti che però non possono essere seguiti dalla
consegna del bene, che rimane in possesso del creditore pignoratizio; di
conseguenza quando Sempronio gli ha mostrato il contratto di
compravendita dell'orologio, cosa specifica, e addirittura la delega a
pagare il debito nei confronti di Caio, lo stesso Caio accertatosi della
regolarità dei documenti, e comunque ricevendo i soldi del debito, deve
consegnare l'orologio a Sempronio, divenuto proprietario del bene;-
b) ha ragione Caio; in effetti il fatto che la legge subordini
l'efficacia del pegno al possesso del creditore, indica implicitamente
una sospensione del diritto di proprietà da parte del debitore Tizio;
sappiamo che il pegno ha ad oggetto beni mobili, ora come e mai
possibile vendere un bene mobile se questo non può essere consegnato al
compratore? Contrasterebbe con la stessa regola dell’art. 1153 c.c. Di
conseguenza la vendita fatta da Tizio a Sempronio è invalida, e bene ha
fatto Caio a rifiutare il € 2000 che Sempronio gli ha portato;
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