Risposta
52) Tizio è un incallito debitore, e deve parecchi soldi ai suoi tre
principali creditori che sono: Caio, Sempronio e Mevio; complessivamente
deve a questi tre la somma di 1 milione di euro, ma il debito che ha nei
confronti di ognuno di loro è di diversa entità; in effetti nei
confronti di Caio tizio ha un debito di € 50.000, nei confronti di
Sempronio ha un debito di € 150.000, e nei confronti di Mevio, che è il
più sfortunato dei tre, ha un debito di € 800.000. Tizio comunque non
paga a nessuno dei tre, e ha un appartamentino di proprietà in centro; a
questo punto i tre iniziano l'esecuzione contro Tizio, e riescono a far
mettere in vendita lo stesso appartamento dopo il pignoramento; venuto
il momento della ripartizione della somma ricavata, pari a € 500.000,
Mevio dice che i € 500.000 spettano tutti quanti a lui, perché è di gran
lunga il maggior creditore di Tizio, e che comunque agli altri due Caio
Sempronio sarebbe spettato qualcosa, se dopo la vendita il suo credito
fosse stato soddisfatto per lo meno al 90%, cosa che nei fatti non è
avvenuta; ha ragione Mevio?
a) Mevio ha certamente ragione, perché secondo l'articolo 2741 tutti
creditori hanno egual diritto a essere soddisfatti ma in questo caso
però se si vanno a soddisfare anche gli altri due creditori, Mevio
sostanzialmente perderà molti più soldi rispetto agli altri due, e
quindi l'eguaglianza del diritto in merito alla soddisfazione del loro
credito viene meno; di conseguenza Mevio dovrà essere integralmente
soddisfatto dalla vendita dell'appartamento che comunque non copre
l'intero suo credito di € 800.000, ma copre solo la somma di € 500.000;
di conseguenza Mevio ha già perso € 300.000, ed è quindi giusto che gli
altri due perdano i loro 50.000 e € 150.000;
b) Mevio ha torto, infatti l'articolo 2741 deve essere
correttamente interpretato, e quando si dice che tutti i creditori hanno
egual diritto di essere soddisfatti sui beni del debitore, vuol dire che
se il patrimonio del debitore è insufficiente a soddisfare i debiti di
tutti i creditori, quello che si ricava dalla vendita di detti beni sarà
diviso proporzionalmente tra i vari creditori, proporzionalmente nel
senso che ognuno avrà una percentuale dei soldi ricavati dalla vendita
proporzionale al credito che aveva nei confronti del debitore; di
conseguenza Mevio avrà una percentuale dei € 500.000, il valore
dell’appartamento, superiore agli altri due creditori, ma non potrà
pretendere che gli altri due creditori siano totalmente estromessi del
ricavato della vendita;-
c) Mevio ha ragione; in effetti il fatto che lui avesse ben € 800.000 di
credito nei confronti di Tizio, su un debito complessivo di Tizio di 1
milione di euro, sostanzialmente gli dà una causa legittima di
prelazione; l'articolo 2741, infatti, dice effettivamente che tutti i
creditori hanno egual diritto ad essere soddisfatti sui beni del
debitore, ma aggiunge salve le cause legittime di prelazione; di
prelazione vuol dire di preferenza, ed è fuori di ogni dubbio che chi
deve avere tanti soldi rispetto agli altri creditori debba essere
preferito rispetto a questi, se non si vuole creare una palese
ingiustizia;
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