Risposta
29) Tizio e Caio sono vicini di casa; Caio è molto premuroso, al limite
dell’invadenza, e Tizio stanco di questa situazione, dovendo andare a
lavorare due mesi all’estero dice espressamente a Caio di non
intromettersi nei sui affari fino a quando è fuori; accade, però, che
mentre Tizio è fuori, arriva alla casa di Caio l’ufficiale giudiziario,
dicendo che vuole eseguire un pignoramento; Caio si meraviglia della
cosa perché sa che Tizio è una persona seria che paga i suoi debiti, e
chiede all’ufficiale giudiziario di tornare tra un paio di giorni,
perché vuole informare Tizio della cosa; l’ufficiale giudiziario anche
perché la casa è chiusa, gli dice che tornerà la settimane prossima;
Caio cerca di contattare Tizio, ma non ci riesce, e allora si rivolge a
un avvocato affinché questi almeno controlli la situazione; l’avvocato
va in tribunale, e scopre che in realtà il debitore era un omonimo di
Tizio, si fa rilasciare la documentazione e la
consegna a Caio che così riesce
ad evitare il pignoramento; l’avvocato chiede per il suo intervento 600
euro, che Caio gli versa; Tornato Tizio, Caio gli spiega la situazione e
gli chiede il rimborso dei 600 euro, ma Tizio si rifiuta; cosa potrà
fare Caio?
a) Caio non potrà fare nulla, se non i fatti suoi; in effetti
aveva avuto l’espresso divieto di intromettersi negli affari di Tizio, e
quindi non può pretendere il rimborso dei 600 euro;-
b) Caio dovrà avere i 600 euro; è vero che Tizio gli aveva detto di non
intromettersi ma è anche vero che senza Caio Tizio avrebbe subito un
pignoramento dagli esiti imprevedibili, ed è quindi giusto che per lo
meno rimborsi quanto Caio ha speso;
c) Tizio aveva fatto divieto a Caio di intromettersi, ma questo divieto
non vale quando è contrario al buon costume, cioè anche contrario alla
morale; poiché sarebbe stato immorale far subire un pignoramento a chi
non p debitore, il divieto di Tizio non ha effetto, come dispone l’art.
2031 c.c., e Tizio dovrà dare a Caio i 600 euro, e anche ringraziarlo.
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