Risposta


13) Tizio è un imprenditore, e ha a che fare con molti clienti.

Proprio per la sua attività redige un contratto su un modulo, che i suoi clienti, devono, se vogliono, firmare; Tizio però sa anche che nel contratto ha inserito una serie di clausole vessatorie, tra cui c'è quella che stabilisce che il foro competente per le eventuali liti è quello del luogo dove si trova la sede legale dell'impresa di Tizio. Le clausole sul modulo devono essere specificamente approvate per iscritto.

Caio è intenzionato ad acquistare una delle autovetture che Tizio mette in vendita, questa auto gli serve per l'uso strettamente personale, non per il suo lavoro, visto che lavora esclusivamente tramite computer, e quindi non ha bisogno dell'autovettura per svolgerlo; il contratto è stipulato tramite modulo standard presso la residenza di Caio; acquistata l'autovettura da Tizio, sono dei problemi circa l'autovettura acquistata, e allora, dopo essere falliti tentativi di risolvere bonariamente la cosa con Tizio, Caio cita in giudizio Tizio, ma non davanti al tribunale dove c'è la sede dell'impresa di Tizio, ma nel tribunale del luogo dove è stato stipulato il contratto, e cioè del tribunale del luogo della residenza di Caio.

L'avvocato di Tizio però eccepisce l'incompetenza per territorio, dicendo che il giudice competente è quello del luogo dove si trova l'impresa di Tizio, e non quello del luogo dove è stato stipulato il contratto, e a sostegno della sua tesi deposita il contratto di acquisto, dove c'è anche la specifica firma di Caio sulla deroga alla competenza per territorio; Caio però si oppone. Cosa deciderà il giudice?

 

 

a) il giudice deciderà in favore di Tizio; è vero, infatti, che stata messa la clausola vessatoria circa la deroga alla competenza per territorio ex articolo 1341 del codice civile, ma è anche vero che proprio questa clausola è stata espressamente approvata per iscritto da Caio, e quindi la competenza per territorio è quella affermata da Tizio;

b) il giudice deciderà in favore di Caio; infatti Caio è un consumatore, e anche se ha firmato la clausola, questa si presume comunque vessatoria, salvo che lo stesso Tizio non dimostri che sia stata oggetto di una specifica trattativa; ora Tizio afferma puramente e semplicemente che il giudice competente è quello che dice lui, senza però dare alcuna prova che la clausola è stata oggetto di una specifica trattativa;-

c) la clausola che Tizio ha sottoposto a Caio è certamente una clausola vessatoria, e che anche dovrebbe valere solo se sia stata specificamente approvata da Caio, cosa che è avvenuta, e anche dovrebbe valere se fosse stata oggetto di una specifica trattativa; il fatto è che Caio non è un consumatore, ma un commercialista, e quindi a lui non gli spetta la tutela accordata dal codice del consumo, ma la normale tutela prevista dal codice civile ex articolo 1341; di conseguenza poiché Caio ha espressamente approvato per iscritto la clausola vessatoria sulla deroga relativa alla competenza per territorio, tale clausola è perfettamente valida, e il giudice competente sarà quello dove si trova la sede legale dell'impresa di Tizio;