Risposta
9) Tizio va a casa di un suo amico, l'amico abita in una zona malfamata,
e Tizio non è molto
contento di andarlo a trovare perché sa che in quelle strade potrebbe
essere aggredito; uscito da casa del suo amico, vede che si avvicina una
persona con le mani in tasca, e questa persona dall'aspetto poco
rassicurante, si avvicina a lui sempre di più, tanto da far credere
realmente a Tizio che sta per essere aggredito, ed allora quando questa
persona gli arriva vicinissima, gli sferra un pugno, facendola
stramazzare al suolo. Si scopre poi che questa persona era il portiere
del palazzo dove abitava l'amico di Tizio, e che stava semplicemente
rientrando sul posto di lavoro. Poco dopo Tizio si vede notificare una
citazione da parte del portiere, dove gli chiedono i danni per le ferite
subite, come andrà a finire?
a) andrà a finire che Tizio probabilmente non avrà serie
conseguenze penali da quello che ha fatto, ma subirà le conseguenze
civili; quindi dovrà risarcire il danno al portiere del palazzo di
Tizio;-
b) analizzando la situazione si scopre che Tizio credeva di essere in
una situazione di legittima difesa, e questa situazione esclude
sicuramente l'elemento psicologico del dolo e della colpa; di
conseguenza non dovrà risarcire i danni al portiere della casa di Tizio,
ma eventualmente corrispondergli un’indennità;
c) analizzando la situazione concreta, si può concludere che Tizio ha
agito in una situazione che non era di legittima difesa, ma che avrebbe
fatto credere a chiunque di essere in una situazione di legittima
difesa; di conseguenza si tratta di un errore giustificato,
e non si può addossare al Tizio la responsabilità per i danni
subiti dal portiere, visto che Tizio nel supporre esistente la legittima
difesa, non era nemmeno in colpa;
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