Risposta
17) Tizio è proprietario di un cane di media taglia, e decide di
portarlo a radere, perché si avvicina l'estate, e teme che nel pelo del
cane, con il caldo imminente, possano annidarsi dei parassiti. Portando
il cane dal tosatore, se ne va, lasciando così il cane affidato allo
stesso tosatore; accade però che mentre il cane è in attesa di essere
tosato aggredisce una persona che si trovava nel locale con un morso.
Questa persona è portata in ospedale, dove gli vengono riscontrate varie
lesioni alle braccia; allora il danneggiato cita in giudizio il
tosatore, cedendogli i danni, ma questi si difende dicendo che il cane
non era suo, ma di Tizio, ed è quindi a questo che bisogna chiedere i
danni; ha ragione il tosatore?
a) no, ha torto, infatti per il periodo in cui Tizio gli ha
lasciato il cane, gli aveva affidato anche la custodia dell'animale, e
poiché in quel momento lo stesso Tizio non aveva un potere di controllo
sul cane, sarà il tosatore a dover risarcire i danni al malcapitato;-
b) sì, il tosatore ha ragione, e ciò per due motivi: il primo motivo sta
nel fatto che lui non è proprietario del cane; il secondo motivo sta nel
fatto che lui non si serviva del cane, come dispone l'articolo 2052 del
codice civile, ma lo aveva solamente in custodia temporanea da parte del
proprietario. Di conseguenza la richiesta di risarcimento non va
avanzata a lui, ma al proprietario del cane. Tizio;
c) il tosatore potrebbe avere ragione, ma tutto dipende da come ha
impostato la causa il danneggiato; se il danneggiato, infatti, riesce a
dimostrare la colpa del tosatore nella custodia del cane, allora
potrebbe essere lui a vincere la causa, salvo che lo stesso tosatore,
dopo la prova della sua colpa, non riesca a sua volta a provare il caso
fortuito, come dice l'articolo 2052; |