Risposta
16) Tizio è alla guida della sua autovettura, e a un certo punto si
scontra con l'autovettura di Sempronio; Tizio ritiene di avere ragione,
e cita in giudizio Sempronio sostenendo che lo stesso Sempronio deve
risarcire i danni che ha subito la sua autovettura; a sostegno della sua
tesi cita l'articolo 2054, sostenendo che quell'articolo gli è
favorevole, perché semmai sarebbe Sempronio a dover dimostrare di aver
fatto tutto il possibile per evitare il danno, come dispone appunto
l'articolo 2054; sta quindi, secondo Tizio, a Sempronio l’onere di dover
dare la prova liberatoria, prova liberatoria, che ammette, lo stesso
Tizio, dovrebbe consistere nella dimostrazione da parte dello stesso
Sempronio di aver tenuto la diligenza necessaria della guida della sua
autovettura; inizia quindi giudizio, e Sempronio sostanzialmente non dà
la prova richiesta da Tizio, limitandosi ad affermare responsabilità del
sinistro deve essere addossata completamente a Tizio. Il giudice di pace
chiude la causa, dando sostanzialmente il concorso di colpa ad entrambi
i conducenti dei veicoli, liquidando così i danni del 50% ad ognuno di
loro. Tizio però non è contento di questa sentenza, e la impugna in
appello. Vincerà l'appello Tizio?
a) sicuramente sì, il giudice di pace, infatti, si è sbagliato, perché
non ha applicato l'articolo 2054, visto che doveva essere Sempronio a
dover provare di aver tenuto la diligenza necessaria per evitare il
danno; di conseguenza giudice d'appello ribalterà la sentenza del
giudice di pace dando ragione a Tizio;
b) Tizio perderà l'appello, perché in caso di scontro tra
veicoli, la responsabilità è divisa al 50%, salvo che uno degli
automobilisti non riesca a provare la singola ed esclusiva
responsabilità dell'altro automobilista, cosa che effettivamente non è
avvenuta;-
c) Tizio perderà la causa d'appello, ma non solo dovrà pagare il 50%
all'altro automobilista, ma dovrà pagare l'intero danno all'altro
automobilista; infatti Tizio non ha provato in nessun modo la
responsabilità dell'altro automobilista, e quindi per la regola di
giudizio fondata sull'onere della prova, sarà lui a perdere la causa;
l'unica cosa certa che è venuta fuori dal processo davanti al giudice di
pace è che lo scontro è effettivamente avvenuto. Tizio quindi si vedrà
riformare in peius la sentenza del giudice di pace;
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