Risposta
12) Tizio e Valeria sono marito e moglie, e hanno un ragazzo molto
vivace, che combina continuamente una serie di marachelle. Questo
ragazzo però, minore di 18 anni, è comunque molto intelligente, è anche
capace di intendere e di volere. Un giorno il figlio di Tizio e Valeria,
che si chiama Caio, prende senza permesso il motorino di un suo amico, e
comincia a correre su un marciapiede, a un certo punto per scansare i
passanti, perde il controllo del mezzo, che si schianta in un negozio di
porcellane, distruggendo buona parte del materiale esposto, mentre Caio
non riporta alcun danno. Il proprietario del negozio cita in giudizio
Tizio e Valeria per i danni che ha cagionato il loro caro figlio Caio,
ma i coniugi si difendono dicendo che Caio è un bravo ragazzo, e a prova
di ciò portano in giudizio la pagella di Caio, dove risulta che lui ha
ottimi voti in tutte le materie. Basterà questo per non far rispondere
dei danni Tizio e Valeria?
a) certamente sì, è vero infatti che i genitori non possono stare
costantemente attaccati ai vestiti dei figli, e non possono sorvegliarli
24 ore su 24, specie se questi sono capaci d'intendere e di volere, e
quindi capaci di badare a se stessi; di conseguenza i genitori in questo
caso non sono responsabili, lo sarebbero stati invece, se il loro figlio
fosse stato incapace di intendere e di volere;
b) Tizio e Valeria non sono responsabili per i danni che ha cagionato il
loro irrequieto figlio, perché hanno dimostrato di aver fatto tutto
quello che dovevano impartendogli una adeguata educazione; la prova è
data dal fatto che Caio ha riportato ottimi voti a scuola, e questo è
sufficiente a dimostrare che il ragazzo è stato adeguatamente
sorvegliato e soprattutto educato;
c) Tizio e Valeria risponderanno dei danni subiti dal
proprietario del negozio di porcellane, perché non hanno impartito
un’adeguata educazione al loro figlio; e troppo poco infatti sostenere
che un ragazzo è stato adeguatamente educato, semplicemente per il fatto
che va bene a scuola, ragionando in tal modo, infatti, bisognerebbe
ritenere che tutti quelli che non vanno bene a scuola non sono stati
adeguatamente educati, e quindi una cosa è l'educazione, e un'altra può
essere l'istruzione, che, tra le altre cose, è impartita dai professori
a scuola, e non dei genitori a casa. Di conseguenza Tizio e Valeria non
avendo dimostrato di aver impartito adeguata educazione al loro figlio,
dovranno pagare i danni al proprietario del negozio di porcellane, e
come accade in questi casi, i cocci saranno i loro;-
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