Capitolo 5.  Il tentativo e le circostanze di reato


 Le 219  risposte ragionate possono essere chieste all'avv. Mellone scrivendo a claudiomellone@yahoo.it e il costo è di 15 euro.

1. perché è punito il tentativo?

 

 

2. il delitto tentato è un reato perfetto?

 

 

3. Il delitto tentato parte da una condotta che fallisce lo scopo, ma da che momento questa condotta dà luogo al tentativo?

 

 

4.l’art. 56 nell’identificare gli elementi del tentativo, parla di atti idonei e non di mezzi idonei, perché?

 

 

5. l’idoneità dell’atto va valutata in astratto o in concreto?

 

6. l’atto deve anche essere non equivoco, che significa?

 

 

7. tentativo compiuto e incompiuto, cosa significa?

 

 

8. come si calcola la pena nel delitto tentato?

 

9. nei delitti dolosi omissivi propri è ammissibile in tentativo?

 

 

10. la desistenza cos’è?

 

 

11. Tizio è un ladro che svaligia gli appartamenti. Un giorno si reca in un codominio con l’intenzione di scassinare una porta di un appartamento, ma un condomino si accorge di tutto  e chiama la polizia; giunta sul posto entra nel cortile del condominio,  e Tizio resosi contro della cosa, abbandona la porta e si dà a precipitosa fuga per le scale, ma viene bloccato dagli agenti. Processato potrà invocare la desistenza, visto che non ha portato a termine la condotta?

 

 

12. cos’è il recesso attivo?

 

 

13. cos’è il reato circostanziato?

 

 

14. come si fa distinguere una circostanza dal reato base?

 

 

 

15. circostanze indefinite o discrezionali, cosa sono?

 

 

16. cosa sono le circostanze aggravanti e attenuanti?

 

 

17. circostanze a effetto proporzionale, cosa sono?

 

 

18. Ad effetto comune e speciale, cosa sono?

 

 

19. circostanze comuni e speciali, cosa sono?

 

 

20.circostanze oggettive, cosa sono?

 

 

21. soggettive, cosa sono?

 

 

22. circostanze intrinseche e estrinseche, cosa sono?

 

 

23. obbligatorie e discrezionali, quali sono?

 

 

24. Tizio nel commettere un reato ritiene di agire in presenza di un attenuante che in realtà non esiste; potrà poi invocarla comunque facendo valere la sua buona fede?

 

 

25. Tizio nel commettere un reato ignora l’esistenza di una circostanza attenuante, gli sarà poi riconosciuta l’attenuante?

 

26. Tizio nel commettere un reato non sa che sta realizzando anche un’aggravante effettivamente esistente, gli sarà addebitata questa aggravante?

 

 

27. Tizio vuole commettere un omicidio, ma è sfortunato, infatti spara contro la persona che ritiene essere il suo nemico, all’uscita di un bar, ma a causa della precipitazione del momento e della distanza dalla vittima non si avvede che ha sbagliato persona, e colpisce un’altra persona e si scopre che è suo padre; si vedrà applicare l’aggravante prevista dall’art. 576 n. 2 e cioè aver commesso l’omicidio nei confronti di un ascendente?

 

 

28. sempre il nostro Tizio è stato pesantemente insultato da Sempronio durante una partita di calcio, e reagisce con un pugno ma colpisce il fratello di Sempronio, Mevio, scambiandolo per Sempronio. Tizio potrà invocare l’attenuante generica della provocazione?

 

 

29. l’art. 60 pone una disciplina derogatoria, rispetto all’art. 59,  in merito alle circostanze putative, più favorevole al reo; ma questa disciplina si applica sempre?

 

 

30. che sono le attenuanti generiche?

 

31. domanda secca, la recidiva sostanzialmente cos’è?

 

 

32. l’art. 99 distingue tre tipi di recidiva, quali sono?

 

 

33. con la recidiva si può avere un rilevante aumento di pena, ma c’è un limite?

 

34. la recidiva è facoltativa o è obbligatoria?

 

 

35. nel caso di recidiva cosiddetta semplice, il nuovo delitto non colposo, deve essere della stessa indole del precedente. Stessa indole vuol dire che deve essere lo stesso delitto già commesso?

 

 

36. nell’applicazione delle circostanze il giudice potrà applicare solo circostanze aggravanti o solo attenuanti, facendo i relativi calcoli, ma come si comporterà se concorrono insieme attenuanti e aggravanti?

 

 

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