22 Domande Cognizione
201.
Le impugnazioni principali sono più importanti delle impugnazioni
incidentali? 1.
No, è solo una questione di tempi, l’impugnazione principale è quella
che è stata proposta per prima, quella incidentale è stata proposta
successivamente,
perché
l'impugnazione principale l'ha preceduta; 2. Come dice la stessa parola, impugnazione
principale è quella più importante, mentre l'impugnazione è incidentale
quando è condizionata dalla prima impugnazione; 3. Le impugnazioni principali e le impugnazioni
incidentali stanno sullo stesso piano, visto che sono proposte
contemporaneamente dalle parti contro la stessa sentenza, l'unica
differenza sta nel fatto che il giudice dell'impugnazione potrà decidere
di trattare prima delle impugnazioni, e poi delle altre; le prime
impugnazioni trattate dal giudice saranno quelle principali, quelle
trattate successivamente saranno le incidentali.
202.
Che differenza c'è fra le impugnazioni incidentali e le impugnazioni
incidentali tardive? 1. Le impugnazioni incidentali, e le incidentali
tardive, sono comunque effettuate in seguito all’impugnazione
principale, con la differenza però che le impugnazioni incidentali sono
state proposte per prime, mentre le incidentali tardive sono state
proposte dopo le normali impugnazioni incidentali; 2. La differenza fondamentale sta nel fatto che
le impugnazioni incidentali tardive sono dipendenti dalle impugnazioni
principali, e anche per questo motivo possono essere proposte anche
quando siano scaduti i termini per l'impugnazione o quando la parte che
propone l'impugnazione principale abbia fatto acquiescenza alla sentenza
impugnata; 3. Le impugnazioni incidentali sono quelle che
sono state proposte nei termini previsti dalla legge, quelle tardive
sono state proposte fuori termine, ma il giudice dell'impugnazione le
ammette comunque, ed è per questo che sono tardive, ma solo quando
riconosce particolari ragioni che giustificano la tardività
dell'impugnazione.
203.
Cosa differenzia l'effetto espansivo esterno dall'effetto espansivo
interno? 1, L'effetto espansivo esterno fa riferimento
alle conseguenze che si hanno sul giudicato esterno della sentenza che è
stata impugnata e riformata, l'effetto espansivo interno fa riferimento
agli effetti che produce la riforma di una parte della sentenza, sul
giudicato che si formerà internamente al processo. 2. L'effetto espansivo esterno fa riferimento
agli effetti che si hanno tra diverse sentenze, in seguito alla riforma
di una di esse, mentre l'effetto espansivo interno fa riferimento alle
conseguenze che la riforma di una parte di una sentenza che è stata
impugnata, produce su altre sentenze non impugnate. 3. L'effetto espansivo esterno fa riferimento
agli effetti che si hanno tra diverse sentenze, in seguito alla riforma
di una di esse, sempre che tali sentenze siano dipendenti, mentre
l'effetto espansivo interno fa riferimento alle conseguenze che la
riforma di una parte di una sentenza che è stata impugnata, produce
sulle altre parti della sentenza non impugnata sempre che tali parti
siano dipendenti da quella parte della sentenza è stata riformata.
204.
A quale giudice bisogna rivolgere la domanda di appello contro le
sentenze pronunciate dal giudice di pace? 1. La domanda va proposta innanzi al tribunale in
composizione collegiale; 2. La domanda va proposta innanzi al tribunale in
composizione monocratica; 3. La domanda va proposta innanzi alla corte di
appello.
205.
Quali sono i termini per impugnare una sentenza in appello? 1. 60 giorni dalla notificazione della sentenza,
e in mancanza, sei mesi dalla pubblicazione della sentenza. 2. 30 giorni dalla notificazione della sentenza,
e in mancanza un anno dalla pubblicazione della sentenza; 3. 30 giorni dalla notificazione della sentenza,
e in mancanza, sei mesi dalla pubblicazione della sentenza;
206.
Con quale atto si propone la domanda di appello? 1. Con citazione; 2. Con ricorso; 3. Con un'istanza presentata al giudice
dell'appello.
207.
Nel giudizio di appello distinguiamo una fase rescindente e una fase
rescissoria? 1. Sì, il giudice di appello annulla la sentenza
impugnata, e poi pronuncia una nuova sentenza; 2. No, la sentenza del giudice di appello
sostituisce quella del giudice di primo grado; 3. Sì, il giudice di appello annulla la sentenza
impugnata, e rimette le parti davanti al giudice di primo grado per far
ripetere il giudizio.
208.
Nel giudizio appello trova applicazione il principio della
corrispondenza tra il chiesto e pronunciato di cui all'articolo 112 del
codice di procedura civile? 1. In generale sì, il giudice di appello
giudicherà solo sulle parti della sentenza che sono state impugnate; 2. Sì, ma in maniera molto particolare, perché
l'impugnativa di una parte della sentenza comporta, implicitamente,
impugnazione anche nelle altre parti; 3. No, una volta che s'impugna la sentenza, il
giudice dell'appello deve necessariamente giudicare su tutta la sentenza
impugnata, diversamente si arriverebbe all'assurdità che venga impugnata
solo una parte di una sentenza, che è un atto unico.
209.
Cosa deve contenere a pena di inammissibilità l'atto di appello? 1. Deve contenere a pena d’inammissibilità
l'indicazione delle parti del precedente giudizio di primo grado, ed
inoltre deve contenere l'indicazione delle circostanze da cui deriva la
violazione della legge, e la loro rilevanza ai fini della decisione
impugnata; 2. L'appello deve essere motivato, e deve
contenere a pena d’inammissibilità, l'indicazione delle parti, della
sentenza che s'impugna, e delle circostanze di fatto e giuridiche che
hanno spinto la parte ad impugnare la sentenza; 3. Deve contenere a pena d’inammissibilità
l'indicazione delle parti del provvedimento che s’intende appellare e
delle modifiche che vengono richieste alla ricostruzione del fatto
compiuto dal giudice di primo grado, ed inoltre deve contenere
l'indicazione delle circostanze da cui deriva la violazione della legge,
e la loro rilevanza ai fini della decisione impugnata;
210.
Possono proporsi domande nuove in appello? 1. Mentre prima della riforma del 1994 era
comunque possibile proporre domande nuove in appello, perché questo era
considerato la continuazione del giudizio precedente, con la riforma,
non è più possibile e in nessun caso proporre domande nuove in appello; 2. In via generale no, ma possono domandarsi, per
la prima volta, gli interessi, i frutti, gli accessori maturati dopo la
sentenza impugnata, nonché il risarcimento dei danni sofferti dopo la
sentenza stessa; 3. Il giudizio di appello costituisce la
continuazione del giudizio di primo grado, ed è quindi possibile
proporre domande nuove in appello, e anche nuovi documenti, solo se il
giudice ritenga le domande e i documenti indispensabili per il giudizio.
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