Giurisprudenza
In seguito al factoring si verifica
una cessione di crediti, e titolare di questi crediti è il factor; in
questa massima si ribadisce il concetto e si sottolinea che il factor
non è il mandatario del cedente.
Cass. civ. Sez. I, 02-10-2015, n. 19716 Il
contratto di "factoring", ove postuli una cessione dei crediti a titolo
oneroso in favore del "factor", attribuisce a quest'ultimo la titolarità
dei crediti medesimi e, quindi, la legittimazione alla loro riscossione
in nome e per conto proprio, e non in qualità di semplice mandatario del
cedente, sicché il pagamento eseguito dal debitore ceduto si configura
quale adempimento di un debito non del cedente verso il "factor" ma
proprio del debitore ceduto verso quest'ultimo, per cui, seppur eseguito
dopo il fallimento del cedente, non comporta alcuna sottrazione di
risorse alla massa e non è sanzionato con l'inefficacia prevista
dall'art. 44 legge fallimentare (Cassa con rinvio, App. Roma,
04/06/2007) FONTI CED Cassazione, 2015
Il factoring può
creare dei problemi in merito alla legittimazione processuale. Essendo
stati ceduti i crediti la legittimazione ad agire spetta al factor, ma
in altri casi può spettare all’originario creditore.
Cass. civ. Sez. III, 13-02-2015, n. 2869
In materia di "factoring",
nell'ipotesi in cui il credito oggetto di cessione derivi dalla
compravendita di un bene mobile, la legittimazione passiva in ordine
alla domanda di riduzione del prezzo, conseguente all'esistenza di vizi
della cosa venduta, spetta alla società venditrice e non al "factor",
atteso che quest'ultimo non è cessionario del contratto di compravendita
ma soltanto del credito relativo al corrispettivo, e che il compratore
(debitore ceduto) potrebbe solo opporre al "factor", ove fosse da questi
convenuto in giudizio per il pagamento del debito, le eccezioni
opponibili al cedente, ma non già agire direttamente contro il "factor"
con azioni volte alla risoluzione o alla modifica di un contratto al
quale costui è rimasto estraneo. (Rigetta, App. Palermo, 27/10/2010)
FONTI CED Cassazione, 2015
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